Negli
ultimi tempi Adler ha affiancato alle opere figurative, una ricerca
basata sui materiali e sui colori impiegati, con l'intento di trasmettere
delle sensazioni con ogni elemento inserito nel quadro.
Le forme in queste tele hanno perso ogni rapporto diretto con la realtà,
anche se le masse pittoriche ed i rilievi materici a volte sembrano
comporre un qualcosa di noto.
Come altri artisti, egli si impegna perché la nuova concezione
dell’arte non dipenda dai materiali utilizzati.
Usa quindi carta invecchiata, sabbia, stucco,
calze di nylon, caffè, brandelli di tela e colori non convenzionali,
per vedere i nuovi effetti che, dopo il proprio agire, ne scaturiscono,
con l’intento ultimo di dare alla materia caotica un ritmo poetico.
La stesura dei colori appare spesso energica, e in alcune sue tele
si può notare un certo senso del ritmo.
Adler è convinto che l’artista debba
creare in una particolare dimensione, senza limiti alla propria fantasia
ed alla propria sensibilità.
Le composizioni che ne escono sono opere senza spiegazioni univoche,
che vorrebbero essere raggiunte da ogni persona in maniera diversa.
Questo principio di assoluta libertà di interpretazione pone
lo spettatore in una condizione attiva: egli deve cercare dentro di
sé il significato delle tele mostrate, in base alle proprie
esperienze ed al proprio stato d’animo.